COS'E' LA MINDFULNESS

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Prima di spiegarti nel dettaglio cos’è la Mindfulness, vorremmo presentarti subito alcuni fra i più importanti effetti benefici, emersi da oltre 30 anni di studi scientifici molto rigorosi, che ogni anno vengono prodotti a centinaia in tutto il globo. Ecco cosa comporta praticare la Mindfulness e portarla nella tua vita:

  • Riduce la “ruminazione mentale” (Chambers 2008) ed aumenta la capacità di essere meno “perseveranti” con le attività mentali (Hoffman 2010)
  • Migliora la concentrazione e la memoria (Jha 2010, Moore e Malinoski 2009)
  • Riduce lo stress, l’ansia e migliora la consapevolezza dei propri stati mentali (Shapiro, Astin, Bishop & Cordova 2005)
  • Aumenta la capacità di essere meno reattivi a certe situazioni stressanti (Ortner 2007)
  • Stimola un miglioramento delle proprie relazioni (Barnes 2007)
  • Migliora il sistema immunitario, in particolare se unita ad un sano stile di vita (Davidson 2003)
  • Aumenta la creatività e il problem-solving (Ostafin & Kassman, 2012)

Mindfulness e meditazione non sono propriamente dei sinonimi. Partiamo dalla meditazione. Nel nostro mondo esistono innumerevoli tecniche e pratiche di meditazione (o consapevolezza), ognuna delle quali in maniera più o meno profonda, più o meno efficace, punta a creare presenza mentale nell’adesso, l’unico momento che davvero esiste. Alcune tecniche meramente “introduttive” alla meditazione potrebbero essere per esempio delle pratiche come i rilassamenti guidati immaginativi o le visualizzazioni: queste pratiche non sono definibili come meditazione, ma preferiremmo definirli “viaggi mentali” (o fughe rilassanti), con l’uso di immagini e pensieri. Invece con una tecnica come la M.T. (meditazione trascendentale) di M.Y. Maharishi possiamo già iniziare a parlare di meditazione, perché viene introdotto un mantra (suono mentale) in cui catalizzare la propria attenzione interiore ed iniziare ad allenare la mente ad un nuovo schema di consapevolezza. Ma anche in questo caso si fa uso di un espediente mentale creato ad hoc (il mantra), non rimanendo totalmente e unicamente in ciò che c’è.

Passando invece dalle pratiche di bioenergetica di A. Lowen, seppur attive e catartiche, si compie il passaggio rivoluzionario di aprirsi unicamente al momento presente, stando solo con ciò che c’è, osservando i nostri vari stati interiori, pensieri, sensazioni, emozioni, così come sono, senza aggiungere nulla ad essi (né mantra, né immagini, né visualizzazioni per intenderci). In queste pratiche dinamiche ci si limita a lasciar uscire/scaricare tutto ciò che è compresso dentro di noi, avendo grande cura di osservarlo durante tutto il processo, e risultano molto efficaci per noi occidentali, sempre frenetici ed agitati. Ma c’è di più di questo, c’è la madre di tutte le meditazioni, creata direttamente dal Buddha 2500 anni fa, dalla quale deriva la Mindfulness occidentale: stiamo parlando della Vipassana (o più correttamente i tre stadi di Anapana- osservazione del respiro, Vipassana- osservazione delle sensazioni e Mettha- compassione amorevole). Questa pratica che ha un approccio per la maggior parte statico, si concentra essenzialmente solo su ciò che esiste in maniera universale per tutti gli esseri umani: il nostro respiro e le nostre sensazioni (comprese le emozioni e gli stati d’animo più sottili). Tutti respiriamo e tutti possiamo tornare con la consapevolezza al nostro respiro e alle nostre sensazioni. Questa pratica, esercitata nel totale silenzio, è anche quella tecnicamente più semplice ed essenziale (seppur non facile). Anche in questo caso non viene creato nulla di aggiuntivo (mantra, immagini…) a ciò che già c’è, ovvero il nostro respiro e le nostre sensazioni, nel momento presente.

COS'E' LA MINDFULNESS

Jon Kabat-Zinn, biologo e scrittore statunitense, professore emerito di medicina e fondatore del Center for Mindfulness in Medicine, Health Care and Society presso la University of Massachusetts Medical School, negli anni ‘70 ha “ripulito” la Vipassana da qualunque elemento filosofico/religioso, mantenendo solo la tecnica in sé con un approccio fortemente scientifico, portandola in Occidente con il nome di Mindfulness: “pienezza della consapevolezza mentale”, o molto più semplicemente “consapevolezza”. Egli definisce la Mindfulness come “la consapevolezza che emerge prestando intenzionalmente attenzione, nell’istante presente e in modo non giudicante, al dispiegarsi dell’esperienza, momento per momento” (Kabat-Zinn 2003). Zinn ha fuso scienza ed interiorità, sviluppando un vero e proprio protocollo chiamato MBSR (Mindfulness based stress reduction – programma per la  riduzione dello stress basato sulla mindfulness), trovando nello stress il principale disagio della società moderna e verificando come la Mindfulness ne riducesse ampiamente gli effetti.

Negli ultimi 40 anni sono stati eseguiti migliaia di studi scientifici (fonte Pubmed) che dimostrano come la Mindfulness crei enormi benefici nella vita delle persone e migliori la propria capacità di gestire lo stress, il dolore, la malattia, la depressione ed altri innumerevoli disagi psicologici, cambiando completamente il nostro modo di prendere la vita. La Mindfulness classica va quindi compresa nel recipiente più vasto della meditazione, come sua punta di diamante. Essa è la quintessenza della meditazione e se portata nel proprio quotidiano, nelle relazioni, nel lavoro, può portare ad una pienezza esistenziale ed ad una presenza nel momento attuale, che forse solo da bambini si riesce ad avere.

Feel con il proprio lavoro espande ulteriormente questo approccio dell’MBSR, proponendo un’innovativa Mindfulness 2.0, integrando nei propri percorsi oltre alle tecniche di Mindfulness classica, anche tecniche di Mindfulness dinamica (basate su respiro, movimento e danza) e tecniche di Mindfulness relazionale/sociale (dove ci si esplora attraverso l’altro). Scopri tutti i nostri percorsi, per approfondire la Mindfulness a 360 gradi, e per portare questo tesoro nella tua vita rendendola irreversibilmente più serena, autentica, leggera, intensa e piena!